VITE BARBAROSSA
Lunga vite al Barbarossa!
Non parliamo del sovrano medievale conosciuto sui libri di storia, ma di una varietà di uva creduta scomparsa e invece salvata nel 2023.
Sosteniamo con le aziende un progetto di recupero della biodiversità viticola in montagna, in particolare in una delle aree di eccellenza della cultura enologica italiana: il Piemonte.
Come è stata salvata la vite Barbarossa?
Nel 2019, al fine di indagare le caratteristiche della viticoltura nel territorio montano di Ormea (CN), è stata svolta una ricerca di carattere etnobotanico per mezzo della quale sono state raccolte varie testimonianze riguardo alla presenza e all'uso nel passato di una varietà di vite chiamata Barbarossa considerata ottima sia per la produzione di vino che come uva da tavola.
In seguito al progressivo spopolamento della montagna e all'abbandono delle produzioni agricole tradizionali la Barbarossa risultava però introvabile fatta eccezione, così dice la leggenda, per un'unica pianta conservata in una vigna famigliare coltivata a vite dolcetto.
Da questa pianta superstite sono stati raccolti pezzi di parti legnose sulle quali il CNR di Torino ha eseguito l'analisi del DNA. Il responso è positivo: si tratta di Grec rouge anche chiamato Barbarossa o Grisa rossa.
Le ricerche del CNR ci dicono inoltre che oggi la Barbarossa è una varietà praticamente scomparsa anche a livello globale con sporadiche presenze in Croazia e Portogallo in cui è iscritta nel registro nazionale; un tempo però (ci sono notizie a partire dal 1600) il vitigno era coltivato e apprezzato in diversi Paesi dell'Europa centrale e meridionale.
La speranza è inserirla nell'elenco dei vitigni autorizzati della Regione Piemonte; perché questo avvenga la normativa prevede che si debba procedere ad una coltivazione sperimentale della durata di 6 anni durante i quali il Centro di Ricerca in Viticoltura dell'Università di Torino è responsabile di valutare diversi parametri relativi alla pianta e al vino prodotto per poterlo un giorno reinserire nelle nostre tavole. •
L'azienda agricola La Volpe e il Mirtillo, ad inizio aprile 2023, ha piantato 250 marze di Barbarossa: l'esperimento è così iniziato!
Il nostro progetto propone alle aziende iniziative di sostegno ambientale e team building legate alla vigna Barbarossa.
La collaborazione è volta al recupero di questo antico vigneto con un impegno che potrebbe abbracciare sia una sola giornata che un arco di 6 anni con la finalità di poter vedere imbottigliata l'uva di cui ci si è presi cura negli anni, magari anche con la propria etichetta.
Le attività previste nel progetto e necessarie al recupero e mantenimento della vigna sono:
- Recupero muretti a secco del terrazzamento e pulizia da infestanti (Periodo: Giugno-Settembre)
- Palificazione e stesura dei cavi delle vigne (Giugno- Settembre)
- Potature (tra Febbraio e Marzo)
- Legatura quando nascono i nuovi getti (tra Aprile e Maggio)
- Trattamenti biologici (attività estiva)
- Concimazione (ad Aprile)
- Pulizia del vigneto (4/5 volte l'anno)
- Vendemmia (solo a partire dal 3° anno, tra Ottobre e Novembre)
Nelle iniziative in collaborazione con le aziende, si definiscono periodo dell'attività, durata della collaborazione e di conseguenza tipologia di intervento.
Per saperne di più, contattaci.